Ricerche

2022
CO-MO-CO4.3ages 
COntemporary MOdels of CO-living for "the three human ages"
 
Responsabile della ricerca
 
Progetto di Ricerca PRIN 2022 PNRR
 

With 14 million people over 65 years old and 7 million people over 75 years old, Italy is nowadays the country with the oldest population in Europe. Changes in demographic and socioeconomic composition force us to rethink the shape of the city for "the three ages of human life."
The limitations and shortcomings of a lacking and often undersized endowment of facilities intended for the care and assistance of the elderly population have been further highlighted by the recent worldwide pandemic. In particular, the already known critical issues concerning the Assisted Living Residences (RSA), have revealed the need for a different model, no longer based on a seclusion, on a sort of para-hospitalization, yet on a social sharing, able to help elderly people feel better. At the same time, our cities have a consistent and valuable yet underused or even disused real estate, as well as the necessity to stop soil consumption by 2050, according to the European Council directives.
This research intends to address both of these issues in a synergistic way, in line with the National Recovery and Resilience Plan (PNRR) of the Italian Government. On one side, the research aims at implementing models of social and health care – in architectural as well as planning terms – suchas to ensure elderly people being able to stay in their original family and social context, rather than in an RSA; it also aims at identifying principles and criteria for a shared living, able to gather the elderly and young people together, thus creating suitable places for the different ages of life.
On the other side, the research goal is to define strategic horizons and innovative architectural and typological models, for renovating/reactivating/converting disused existing buildings (also belonging to an industrial heritage), and to design shared spaces for housing and socialising, mainly serving the elderly population. The final purpose being to imagine a widespread system of co-housing units and co-living facilities – such as the day-care centres – able to foster neighbourhood relationships, in harmony with other shared practices.
The method will consist in the analysis of innovative case-studies and in a design survey through a pilot project – a disused building to be transformed into shared dwellings and a neighbourhood gathering centre – developed within each research unit (Roma, Firenze. Padova), showing a strategy to be started and disseminated nationwide through a set of strategic instructions and best practices that might be used by public authorities in their planning of supportive housing as well as in their leading and supervising of any private enterprise.

 
2021
SHARED HOUSING FOR INTERGENERATIONAL LIVING. NEW MODELS WITH A HEALTHY AGING PERSPECTIVE
 
Responsabile della ricerca
 
Progetto di Ricerca di Ateneo Sapienza

 

L’eccezionalità della situazione attuale, unita alle variazioni nella composizione demografica e socio-economica della popolazione in Italia, ci obbliga a ripensare la conformazione della città per “le tre età dell’uomo”. La calamità contingente ha altresì evidenziato i limiti e le carenze di una dotazione inadeguata e spesso sottodimensionata di strutture destinate alla cura e all’assistenza della popolazione anziana.

Contemporaneamente il tempo presente rileva il problema del patrimonio immobiliare esistente in disuso che incombe sempre più nelle nostre città e nei nostri territori.

La ricerca intende affrontare in modo sinergico queste due problematiche, in coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) del Governo italiano. Lo studio mira – in termini architettonici e programmatici – a implementare le occasioni e i modelli di assistenza socio-sanitaria per garantire agli anziani la permanenza nel tessuto famigliare e sociale di appartenenza; mira altresì a definire nuovi modelli di abitare condiviso al fine di salvaguardare l’inclusione sociale e culturale anche nella terza età.

La proposta intende inserire tali modelli – di co-living e di co-housing – all’interno di immobili dismessi, accuratamente selezionati, trasformati e adeguati ad un nuovo diverso uso, e si configura secondo uno schema organizzativo-gestionale flessibile e modulabile, per creare luoghi consoni alle diverse età della vita.

Il fine ultimo è elaborare linee guida condivise da mettere in atto attraverso progetti-pilota aperti a un’utenza intergenerazionale e pronti ad accogliere funzioni diversificate, a carattere residenziale, socio-culturale e assistenziale. In tal modo si vuole contribuire a disegnare una società sempre più attenta ai problemi di tutte le età, riconoscendo nella popolazione anziana una risorsa e una parte attiva dei processi di crescita relazionali.
 
K-words: Architectural Design, Health and Wellbeing, Ageing, Reuse, Social Housing
 
2020
IMPARARE DALL'AFRICA. GUIDA AL COSTRUIRE SEMPLICE PER I CENTRI DI ASSISTENZA SANITARIA NEI TERRITORI RURALI DELL'AFRICA SUBSAHARIANA
 
Responsabile della ricerca
 
Progetto di Ricerca di Ateneo Sapienza
 
L'obiettivo generale della ricerca, tuttora in corso, è di verificare come le discipline dell'architettura e dell'ingegneria edile possano supportare processi di crescita sostenibile nei territori vulnerabili ad elevata povertà. Si fa riferimento a quei Paesi, definiti in via di sviluppo, con condizioni di vita, sociali e culturali lontane dal modello occidentale, ma con problematiche (emergenze umanitarie, ambientali e sanitarie, squilibri generati dai grandi flussi migratori interni ed esterni) che coinvolgono la scala mondiale. La ricerca si orienta nei territori rurali dell'Africa subsahariana, studiando modalità efficaci per una progettazione organica, sostenibile e a basso impatto ambientale, dei servizi necessari per la collettività, generalmente realizzati con programmi di cooperazione, rendendo le comunità locali parte attiva del processo ideativo e costruttivo.
La ricerca intende elaborare e condividere un metodo di progettazione per strutture destinate all'assistenza sanitaria di base e che fungano anche da centri di aggregazione sociale per le comunità dei piccoli villaggi rurali.
La ricerca si avvarrà di un necessario processo partecipativo e formativo, in sinergia con associazioni operanti in tali contesti, quali la ONG Medici con l'Africa CUAMM e con alcune università africane, che parteciperanno in diverse forme al programma.
Si produrrà un manuale illustrato che consentirà di condividere con tutti gli attori del processo una conoscenza tecnica fondata su saperi consolidati e risorse locali, integrata con buone pratiche desunte da significative esperienze architettoniche contemporanee. Le linee guida presenti nel manuale (un sistema aperto, open source, che potrà essere continuamente aggiornato) illustreranno, in maniera sintetica e chiara, criteri progettuali e processi realizzativi basati sull’autocostruzione assistita, che saranno verificati attraverso un progetto-pilota sviluppato in collaborazione con il CUAMM e le università partner.
 
K-words: progettazione architettonica, sviluppo locale, riqualificazione urbana, cooperazione per lo sviluppo, salute pubblica
 
2018
DO-IT-TOGETHER ARCHITECTURE FOR HEALTH. MODELLI COSTRUTTIVI PER L'ARCHITETTURA DELLA COOPERAZIONE
 
Responsabile della ricerca
 
Progetto di Ricerca di Ateneo Sapienza
 
Il rapporto delle Nazioni Unite sui Millennium Development Goals ha messo in luce come tra il 2000 e 2015 si sia nell'insieme ridotto lo scarto fra Nord e Sud del mondo. Ciò nonostante il divario è ancora alto: aumentano le diseguaglianze interne ai singoli Paesi, che falsano il dato statistico, e persistono dinamiche (testimoniate dalla crescita dei flussi migratori) che possono arrivare a invertire la tendenza a ridurre il gap.
In tale scenario, la ricerca, tuttora in corso, individua nel progetto di architettura e ingegneria e nell'implementazione del diritto alle cure mediche e all'accesso ai servizi sanitari una possibile leva di azione integrata, capace di avviare processi rigenerativi di territori estremamente vulnerabili, esacerbati da picchi di ricchezza e povertà.
Lo studio, sviluppato in sinergia con la ONG Medici con l'Africa CUAMM, parte dal riconoscimento delle comunità residenti nei contesti africani presi in esame come attori imprescindibili di un processo teso a migliorare, anche attraverso l'architettura, qualità e stili di vita.
L'obiettivo è elaborare la progettazione di un modulo abitativo con caratteri di flessibilità e versatilità funzionale, adattabile/trasformabile/ampliabile, destinato a migliorare, implementare e radicare non solo un sistema sanitario a rete, ma anche un'infrastruttura sociale al servizio delle comunità.
Per superare un approccio esclusivamente assistenzialista si terrà conto di potenzialità e criticità sociali, culturali ed economiche dei contesti, al fine di strutturare un processo partecipativo (do-it-yourself) in grado di coinvolgere i soggetti e i gruppi destinatari del progetto di cooperazione.
Le elaborazioni architettoniche proposte saranno presentate in un manuale illustrato che chiarirà materiali, componenti, processi costruttivi e che consentirà di trasmettere a tutti gli attori del progetto, in maniera sintetica e chiara, una conoscenza costruttiva low cost/high quality fondata su saperi e risorse locali.
 
K-words: cooperazione per lo sviluppo, progettazione architettonica, sviluppo locale, ambiente e rischi sanitari, salute e benessere
 
2014     
RIGENERAZIONE URBANA E INTEGRAZIONE SOCIALE A ROMA. PROGETTI PILOTA PER CENTRI DI ACCOGLIENZA: ALLESTIMENTO TEMPORANEO DI AREE LIBERE E RICONVERSIONE ARCHITETTONICA DI EDIFICI DISMESSI         
 
Responsabile della ricerca
 
Progetto di Ricerca di Ateneo Sapienza
 
2013
DISAGIO ABITATIVO A ROMA: DALL’EMERGENZA ALL’INTEGRAZIONE SOCIALE. PROGETTO DI CENTRI DI ACCOGLIENZA PER PERSONE SENZA FISSA DIMORA. SPECIFICITÀ DEGLI OSPITI-UTENTI: MADRI CON BAMBINO E NUCLEI FAMILIARI INDIGENTI
 
Responsabile della ricerca
 
Progetto di Ricerca di Ateneo Sapienza
 
2012
DISAGIO ABITATIVO NELLE METROPOLI: IL CASO DI ROMA. DALLE INDAGINI AMBIENTALI ED IGENICO-SANITARIE ALLE PROPOSTE ARCHITETTONICHE DI SISTEMI INSEDIATIVI
 
Responsabile della ricerca
 
Progetto di Ricerca di Ateneo Sapienza
 
 
2011
DISAGIO ABITATIVO NELLE METROPOLI: IL CASO DI ROMA. DALLE INDAGINI AMBIENTALI ED IGENICO-SANITARIE ALLE PROPOSTE ARCHITETTONICHE DI SISTEMI INSEDIATIVI
 
Responsabile della ricerca
 
Progetto di Ricerca di Ateneo Sapienza
                  
          
2010/2009
ABITARE LA CITTÀ IN CONDIZIONI DI EMERGENZA. DALLE SOLUZIONI PRECARIE AI MODELLI INSEDIATIVI A SVILUPPO PROGRAMMATO
 
Responsabile della ricerca
 
Progetto di Ricerca biennale di Ateneo Sapienza
 
Back to top